mercoledì 10 ottobre 2012

TORTA PARADISO

LA STORIA DELLA TORTA PARADISO:
La torta paradiso
La torta paradiso è un semplice dolce lievitato di origini lombarde, simile alla torta margherita, ma più ricco per la presenza di una quantità importante di burro.
Molto probabilmente nasce da una ricetta povera, come la torta margherita, preparata con i pochi ingredienti disponibili in quella zona del nord Italia: farina, burro, zucchero, uova.
La torta paradiso come la conosciamo oggi nasce nel 1878, quando Enrico Vigoni, dell'omonima pasticceria ancora presente nel centro di Pavia, ne propose la versione che ebbe un grandissimo successo, tanto che a Pavia la torta paradiso è anche chiamata torta Vigoni.
Esistono diverse leggende legate alla nascita di questa torta, come accade per tutte le ricette che sono diventate famose in tutta Italia.
Secondo la leggenda più pittoresca un frate della Certosa di Pavia abbia imparato la ricetta della torta paradiso da una giovane sposa conosciuta mentre, uscito di segreto dal monastero, girava per le campagne circostanti alla ricerca di erbe curative. I confratelli estasiati dalla bontà della torta la chiamarono torta paradiso.
Un'altra versione, meno fantasiosa, prevede che il nome derivi dall'esclamazione di una nobildonna che, assaggiata la prima fetta della nuova invenzione di Vigoni, la paragonò al paradiso.

Oggi molti conoscono la torta paradiso perchè una nota industria dolciaria ne ha fatto una merendina farcita con la panna ed è quella che propongo:
150 gr zucchero,
75 gr farina,
75 gr fecola,
150 gr burro morbido,
3 uova,
qualche goccia di aroma limone,
2 cucchiaini di lievito.
200 ml panna da montare.

Montare gli albumi a neve e metterli da parte, intanto in un'altra terrina amalgamare il burro allo zucchero, aggiungere poi i tuorli, l'aroma limone, le farine, il lievito setacciato e per ultimi gli albumi montati, avendo cura di incorporarli con il cucchiaio mescolando dal basso verso l'alto.
Ungere due teglie da 24 cm e riempirle dividendo l'impasto in due parti uguali (io ho pesato le teglie con tutto l'impasto per essere sicura di averne due uguali....ah ah sono un mostro Roby hai ragione), inoltre ne ho fatti due anzichè uno solo, per evitare di tagliarlo poi..... così sono perfetti.
Cuocerli in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Sfornarli e lasciarli raffreddare, montare la panna, adagiare il primo disco su un vassoio e farcirlo, coprire con il secondo disco e spolverizzare generosamente con zucchero al velo.
PS. il controllo qualità, alias Immapaola Rottermaier, ha dato l'ok,  si avvicina molto a quella famosa.....(alla faccia della modestia è uguale).




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