Passa ai contenuti principali

IMPEPATA DI COZZE


              
La storia narra che Ferdinando I di borbone fosse un amante della buona tavola. Apprezzava molto i piatti a base di pesce ed era particolarmente goloso di cozze. Infatti si racconta che lui stesso le pescava nelle acque di posillipo e poi si faceva preparare la zuppa o l'impepata.
Essendo il litorale partenopeo ricco di questi molluschi facili da pescare, anche il popolo ne divenne grande consumatore e molteplici furono le ricette che si crearono.
Successivamente nacque l'idea di installare dei chioschetti sul lungomare dove vendere ai viandanti a passeggio, l'impepata di cozze, soprattutto nei periodi della bella stagione. Infatti l'esperienza popolare aveva stabilito che il periodo migliore per consumare le cozze era da maggio ad agosto, tant'è vero che ancora oggi, tra i napoletani è diffusa la convinzione che le cozze sono più buone nei mesi senza la "R" nel nome (maggio, giugno, luglio, agosto).
Attualmente molti ristorantini del centro storico sono noti proprio per la loro impepata di cozze e rappresentano un punto di ristoro indispensabile per i più accaniti cultori delle cozze.
L' impepata è un piatto che fa della semplicità la sua nota esclusiva e la freschezza e la qualità del prodotto i suoi ingredienti principali.
Quindi per preparare una buona impepata di cozze scegliamo innanzitutto un prodotto fresco e certificato e tanto pepe da infiammare le papille gustative.
Per 4 persone mediamente occorrono 2,500 kg di cozze,2 spicchi d'aglio,olio evo q. b.,pepe in abbondanza.
Pulire bene le cozze sotto l'acqua corrente, avendo cura di eliminare il bisso, porre in una capiente casseruola un filo d'olio evo con due spicchi d'aglio e lasciarli imbiondire, versare le cozze e lasciarle cuocere qualche minuto a fuoco vivo, appena si aprono versare il pepe a piacere e porre il coperchio per completare la cottura ancora per qualche minuto, in tutto bastano 10/12 minuti.
Servire da sole o accompagnate a qualche crostino. Chi lo preferisce può aggiungere un pò di succo di limone.

Piccola curiosità: è noto che con il termine cozza si usa definire una donna "diversamente bella",invece a napoli cozza è rivolto a donne di poca cultura, come sinonimo di "vaiassa".

Commenti

Post popolari in questo blog

CROSTATA DI TAGLIOLINI

La cucina napoletana affonda le sue radici nel periodo greco-romano, infatti a testimonianza di ciò ci sono numerosi reperti archeologici, come affreschi e testi, dai quali si evince che molti gusti dell'epoca si ritrovano in tanti piatti della cucina tradizionale, anche se un definitivo consolidamento di ricette e piatti tipici, si ha nel 1800 quando i Borboni regnanti a Napoli accostano la cucina francese a quella napoletana, creando capolavori di gusto e sapore che sono ormai alla base della cucina partenopea. E' proprio in quel periodo che viene pubblicato il più importante trattato della storia della cucina napoletana, ad opera di Ippolito Cavalcanti: "CUCINA TEORICO PRATICA", con l'appendice "CUSINA CASARINOLA CO LA LENGUA NAPOLITANA", in cui presenta ricette provenienti da vari ceti sociali. Da questo testo e da una lunga ed accurata ricerca storico-culturale, la scrittrice Jeanne Caròla Francesconi ne ha tratto tante ricette autentiche (da le...

POLLO ALLA CACCIATORA CON PISELLI

6 pezzi di pollo tipo anche, 100 gr di verdure per soffritto, 1 confezione di pomodori pelati da 400 gr, mezzo bicchiere di vino bianco, 1 barattolo di piselli, olio evo, sale, pepe, basilico fresco. In una casseruola fare appassire il soffriito nell'olio, unire poi il pollo e fare insaporire, aggiungere il vino e sfumare, versare poi i pomodori, il sale e il pepe e lasciare cuocere 40 minuti circa, a pochi minuti dalla fine della cottura aggiungere i piselli e il basilico, lasciare amalgamare e finire la cottura.

TORTA MANDORLE E LIMONE

  90 gr farina 00 250 gr farina di mandorle 3 uova 1 limone grande biologico ,il succo e la scorza grattugiata 100 ml olio di mais 1 bustina di lievito per dolci 125 gr di zucchero al velo 40 gr di mandorle a lamelle per la superficie.  In una terrina montare le uova con lo zucchero, aggiungere poi l'olio e mescolare, dopo il lievito setacciato e mescolare ancora, infine le farine, amalgamare bene e versare in una tortiera da 20,distribuire sulla superficie le mandorle a lamelle e cuocere in forno gia' caldo a 180° per circa 40 minuti.