Passa ai contenuti principali

LA CARNE ALLA PIZZAIOLA




 - La carne alla pizzaiola è uno di quei piatti nati nelle cucine del popolo e tramandate attraverso l'eco del passaparola familiare.
Quindi è una delle tante ricette della tradizione che, surclassata dalle tendenze globalizzanti di nuovi piatti, non rientra più nei menù dei ristoranti campani.
Eppure la pizzaiola è una salsa in cui trionfano i profumi mediterranei e la sua caratteristica principale è l'armonico equilibrio tra i suoi ingredienti: aglio, olio, origano e pomodoro. La carne invece è solo di sostegno al profumo della salsa, infatti anche una fettina di seconda scelta può andar bene.
Il suo nome è palesemente riferito alla vera pizza napoletana, il gusto tipico con cui i partenopei sono diventati famosi nel mondo.
Questa ricetta inoltre ha due grandi vantaggi, è veloce da realizzarsi e può essere sia un primo che un secondo piatto, perchè con lo stesso sugo si può condire la pasta.
Per realizzare una pizzaiola per quattro persone, occorrono quattro fettine di vitello( a Napoli locena o colarda) , due spicchi d'aglio, 500 gr. di pomodori pelati, abbondante olio evo, origano secco e sale.
Facciamo scaldare l'olio con l'aglio e appena questo prende un po' di colore, uniamo l'origano e  i pomodori, lasciamo insaporire qualche minuto circa 10 e poi aggiungiamo la carne, lasciamo cuocere a fuoco vivace pochi minuti circa 3 o 4  per lato e serviamo.
È importante una cottura breve, complessivamente non superiore ai 15/17minuti, altrimenti la carne diventa dura.
Nella tradizione napoletana il sugo è adatto a condire i mezzanelli, un formato di pasta che va spezzato a mano.
Per chi non ama la carne, una valida alternativa è la provola secca, che va lasciata ammorbidire pochi minuti nel sugo e servita su un crostone di pane.
 

Commenti

Post popolari in questo blog

CROSTATA DI TAGLIOLINI

La cucina napoletana affonda le sue radici nel periodo greco-romano, infatti a testimonianza di ciò ci sono numerosi reperti archeologici, come affreschi e testi, dai quali si evince che molti gusti dell'epoca si ritrovano in tanti piatti della cucina tradizionale, anche se un definitivo consolidamento di ricette e piatti tipici, si ha nel 1800 quando i Borboni regnanti a Napoli accostano la cucina francese a quella napoletana, creando capolavori di gusto e sapore che sono ormai alla base della cucina partenopea. E' proprio in quel periodo che viene pubblicato il più importante trattato della storia della cucina napoletana, ad opera di Ippolito Cavalcanti: "CUCINA TEORICO PRATICA", con l'appendice "CUSINA CASARINOLA CO LA LENGUA NAPOLITANA", in cui presenta ricette provenienti da vari ceti sociali. Da questo testo e da una lunga ed accurata ricerca storico-culturale, la scrittrice Jeanne Caròla Francesconi ne ha tratto tante ricette autentiche (da le...

POLLO ALLA CACCIATORA CON PISELLI

6 pezzi di pollo tipo anche, 100 gr di verdure per soffritto, 1 confezione di pomodori pelati da 400 gr, mezzo bicchiere di vino bianco, 1 barattolo di piselli, olio evo, sale, pepe, basilico fresco. In una casseruola fare appassire il soffriito nell'olio, unire poi il pollo e fare insaporire, aggiungere il vino e sfumare, versare poi i pomodori, il sale e il pepe e lasciare cuocere 40 minuti circa, a pochi minuti dalla fine della cottura aggiungere i piselli e il basilico, lasciare amalgamare e finire la cottura.

TORTA MANDORLE E LIMONE

  90 gr farina 00 250 gr farina di mandorle 3 uova 1 limone grande biologico ,il succo e la scorza grattugiata 100 ml olio di mais 1 bustina di lievito per dolci 125 gr di zucchero al velo 40 gr di mandorle a lamelle per la superficie.  In una terrina montare le uova con lo zucchero, aggiungere poi l'olio e mescolare, dopo il lievito setacciato e mescolare ancora, infine le farine, amalgamare bene e versare in una tortiera da 20,distribuire sulla superficie le mandorle a lamelle e cuocere in forno gia' caldo a 180° per circa 40 minuti.