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NULLA ACCADE PER CASO.........nemmeno visitare case rotte.

In una calda e soleggiata giornata d'agosto decidiamo di portare i bambini a godere delle bellezze archeologiche degli scavi di Ercolano. Siamo nel 1995,come ogni anno a trascorrere parte delle  vacanze estive con i nonni perchè all'epoca vivevamo a Como. Immapaola ha sei anni e Ciro quattro, pensiamo che portarli agli scavi sia un modo semplice per farli avvicinare alla storia, raccontandogli la favola di come vivevano gli antichi romani. L'idea li entusiasma, così muniti di cappellini e abbigliati da turisti tedeschi, con tanto di sandalo a occhiello e crema solare, ci incamminiamo verso la meta. La grande discesa che conduce agli scavi, con vista sul mare attrae da subito la curiosità dei piccoli turisti, l'entusiamo è forte e la voglia di sapere, soprattutto di Immapaola trasuda dalle tante domande che pone. L'entrata è trionfale con caduta e conseguente sbucciatura alle ginocchia di Ciro, ma lui è un duro, si rialza e parte a razzo lungo il decumano della Casa dell'albergo. Segue una scorribanda tra i decumani con faticose soste tra le rovine per immortalare la giornata-

Sono trascorse due ore circa e dopo un faticoso tour de force volto al recupero dei pargoli scorazzanti tra insule e decumani, optiamo per il rientro. Forse la scelta della visita archeologica risulta alquanto azzardata, così giunti a casa il nonno chiede ai bambini impolverati e stanchi:<<dove siete stati? >> e Immapaola candidamente risponde:<< mi hanno portata a vedere tante case ROTTE >>.
Ebbene in quell'affermazione quasi sibillina stava nascendo un sogno, quello di diventare Archeologa, un sogno che oggi è diventato realtà, coronato da un titolo (il primo) che quella piccola peste oggi sta per condividere con tutte le persone che ama e che generosamente ha dedicato a quel nonno così amato ed al quale non può raccontare ancora di quelle  case rotte. Nonno Ciro quelle case sono il mio futuro.



                                                  

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