Fin dai tempi dei Romani, la pesca nel golfo di Napoli è stata molto praticata, tanto che oltre ad essere un'importante risorsa economica, è diventata una grande risorsa per la nostra tavola, infatti la cucina partenopea è ricca di piatti di mare. La zuppa di pesce è uno di essi ed ha origine tra le consuetudini dei pescatori, i quali, al rientro dalla pesca portavano a casa i cosiddetti scarti (pescetti piccoli e non di pregio, tali da non poter essere venduti) e ne facevano una zuppa da consumare con il pane secco. A Napoli i pesci da zuppa si chiamano in dialetto ''mazzamma'' appunto ad indicare pesce non di valore, inteso come valore economico, non sicuramente nutritivo. Non a caso questo termine si usa anche per indicare persone di infimo ordine. Nelle zone limitrofe alla Reggia di Portici (palazzo reale dei Borboni, sede delle loro vacanze), ridente città in provincia di Napoli, c'è un piccolo porto, il Granatello, fatto costruire nel 1774 proprio dai reg
pancrostata nisciun è nato mparato