lunedì 15 aprile 2019

LA PASTIERA


La sua storia risale al 600, come si deduce da una citazione di Gianbattista Basile (nella favola La gatta Cenerentola)
“e, venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette! Da dove vennero tante pastiere”...
Dunque la composizione attuale del dolce sembra opera di una suora del convento di San Gregorio Armenio che in questo dolce simbolo di resurrezione unì il profumo dei fiori d'arancio del loro giardino, la bianca ricotta con grano come oro, uova simbolo di nuova vita, cedro e spezie asiatiche.
Nel corso dei secoli ci sono state piccole modifiche ed attualmente ogni massaia napoletana e campana (perché è un dolce che si fa in tutta la Campania) pensa di avere la ricetta precisa.
Ebbene questa è la mia:
Dose per tre teglie da 22 cm.
750 gr grano, (quello già cotto in barattolo)
750 gr ricotta romana o di pecora,
600 gr zucchero,
9 uova,
150 gr canditi,
3 bustine di vanillina,
3 fialette miste aroma fior d'arancio,
1 tazzina di liquore Strega oppure limoncello,
375 ml latte per cuocere il grano,
375 ml latte per la ricotta

Pasta frolla:
500 gr farina,
250 gr burro,
250 gr zucchero,
5 tuorli

Cottura in forno preriscaldato a 170° per circa 2 ore, la pastiera è un dolce che deve asciugarsi.
E' cotta quando la sua superficie è color miele.

Procedimento:
Metter il grano in una casseruolina con il latte e una noce di burro e qualche buccia di limone non trattata, lasciare asciugare finchè diventa una cremina. Lasciare freddare.
A parte passare la ricotta al setaccio o con lo schiacciapatate, questa operazione è importante perché con le fruste elettriche si romperebbero le strutture proteiche della ricotta con un risultato più acquoso.
Unire con una spatola lo zucchero, in un'altra terrina mescolare con le fruste le uova con gli aromi e il latte, incorporarvi poi la ricotta, il grano freddo e i canditi, amalgamare bene e lasciare riposare. Stendere la frolla preventivamente preparata e messa a riposare in frigo o luogo fresco, foderare 3 teglie da 22 cm imburrate, riempirle con la crema, disporvi sopra delle striscioline di pasta e porre in forno.
La pastiera va consumata dopo uno o due giorni di riposo e spolverizzata con zucchero al velo.
CON LA DOSE DA 1 KG SI OTTENGONO TRE TEGLIE DA 24 OPPURE DUE DA 28
OPPURE 1 DA 28 E DUE DA 22

domenica 7 aprile 2019

PASTA ALLA NORMA



Vero simbolo della tradizione culinaria siciliana, la pasta alla Norma è un piatto a base di maccheroni conditi con salsa di pomodoro, e con l’aggiunta successiva di melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico fresco. Secondo la storia a dare il nome “Norma” alla ricetta sia stato Nino Martoglio (1870-1921), noto commediografo catanese, che davanti ad un piatto di pasta così condito esclamò: “Chista è ‘na vera Norma!“, ad indicarne la suprema bontà, paragonandola al capolavoro del grande compositore Vincenzo Bellini, al quale è dedicato il Teatro Massimo di Catania, indiscussa città d’origine di questa ricetta.


La ricetta originale prevede pasta corta tipo maccheroni o penne, salsa di pomodoro fresco, perché è un piatto estivo e ricotta salata grattugiata.


Naturalmente essendo diventato un piatto nazionale esistono numerose corruzioni, dalla salsa fatta con pelati o passata, grattugiata di parmigiano o pecorino e quasi esclusivamente di stampo napoletano la mantecatura con provola a pezzetti.

 Per due persone
Pomodori pelati g 250
maccheroni o pennette rigate g 200
ricotta salata g 100
1 melanzane media
1spicchio d’aglio, basilico
olio extra vergine di oliva, sale e pepe
Preparazione


Lavate e spuntate le melanzane, quindi tagliatele a dadini e friggetele in olio evo.
Intanto preparate la salsa di pomodoro in un tegame facendo dorare l'aglio nell'olio. Aggiungete quindi i pomodori pelati e fate cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti, una volta spento il fuoco, aggiungete metà delle foglie di basilico. Mettete quindi a lessare la pasta in abbondante acqua salata e grattugiate la ricotta salata in modo grossolano, mettendola da parte.

Quando la pasta sarà al dente, scolatela ed unitela al sugo in tegame, aggiungete le melanzane e mescolate, poi servite la pasta ricoprendola con la ricotta salata grattugiata, e le restanti foglie di basilico fresco .

CREAM TART