Essendo il litorale partenopeo ricco di questi molluschi facili da pescare, anche il popolo ne divenne grande consumatore e molteplici furono le ricette che si crearono.
Successivamente nacque l'idea di installare dei chioschetti sul lungomare dove vendere ai viandanti a passeggio, l'impepata di cozze, soprattutto nei periodi della bella stagione. Infatti l'esperienza popolare aveva stabilito che il periodo migliore per consumare le cozze era da maggio ad agosto, tant'è vero che ancora oggi, tra i napoletani è diffusa la convinzione che le cozze sono più buone nei mesi senza la "R" nel nome (maggio, giugno, luglio, agosto).
Attualmente molti ristorantini del centro storico sono noti proprio per la loro impepata di cozze e rappresentano un punto di ristoro indispensabile per i più accaniti cultori delle cozze.
L' impepata è un piatto che fa della semplicità la sua nota esclusiva e la freschezza e la qualità del prodotto i suoi ingredienti principali.
Quindi per preparare una buona impepata di cozze scegliamo innanzitutto un prodotto fresco e certificato e tanto pepe da infiammare le papille gustative.
Per 4 persone mediamente occorrono 2,500 kg di cozze,2 spicchi d'aglio,olio evo q. b.,pepe in abbondanza.
Pulire bene le cozze sotto l'acqua corrente, avendo cura di eliminare il bisso, porre in una capiente casseruola un filo d'olio evo con due spicchi d'aglio e lasciarli imbiondire, versare le cozze e lasciarle cuocere qualche minuto a fuoco vivo, appena si aprono versare il pepe a piacere e porre il coperchio per completare la cottura ancora per qualche minuto, in tutto bastano 10/12 minuti.
Servire da sole o accompagnate a qualche crostino. Chi lo preferisce può aggiungere un pò di succo di limone.
Piccola curiosità: è noto che con il termine cozza si usa definire una donna "diversamente bella",invece a napoli cozza è rivolto a donne di poca cultura, come sinonimo di "vaiassa".
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