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Visualizzazione dei post da settembre, 2011

A CHI MI CHIEDE COS'E' CAVOLO VERDE.....

La nostra società sta attraversando un momento storico in cui spesso i valori ai quali siamo stati educati quali l'amicizia, l'amore, la famiglia vengono erosi e svuotati di senso, dando "quasi" ragione alla teoria filosofica di Nietzsche secondo la quale la società occidentale tramontando non conserva intatto alcun valore e non ne sa creare di nuovi. Quel quasi che ho virgolettato nel mio discorso, sta ad indicare che non è sempre così, infatti analizzando il mondo del cibo ci si può rendere conto di quanti significati si nascondono dietro di esso, è possibile individuare un vero e proprio linguaggio che parla della nostra educazione, cultura, ambiente, narra la nostra storia e la storia di altri popoli, mantenendo quindi vivi valori acquisiti e creandone nuovi nel rispetto di culture internazionali. Il cibo è dunque occasione d'incontro e raffronto, ma anche mezzo per comunicare, anzi direi un nuovo mezzo per comunicare che attraverso odori e sapori, unisce p

IL FICO BIANCO DEL CILENTO

   - I fichi, definiti un tempo 'pane dei poveri', oggi sono un alimento speciale che si consuma in determinate ricorrenze, e soprattutto rappresentano una notevole fonte di reddito per le zone di produzione. Il fico si coltiva principalmente nell'Italia meridionale, ma la patria eletta di questa prelibatezza è l'area salernitana del Cilento, dove si estende il parco nazionale ed il Vallo di Diano. In questo territorio rurale mitigato dal mare, il paesaggio è disegnato completamente da piante di fico e olivi, che convivono ormai da secoli pacificamente. Questa pianta dall'Arabia giunge nel Cilento grazie ai Greci, intorno al V secolo, e trova il suo habitat ideale, tanto da diffondersi spontaneamente e diventare un'importante risorsa a cui attingere in difficili periodi storici, da questo proviene il soprannome 'pane dei poveri'. I contadini imparano anche a conservarli, facendoli essiccare al sole, stesi su letti di canne per consumarli durante l&#

LA STREGA

- La strega più famosa d'Italia nasce nel 1860 grazie all'estro di Giuseppe Alberti, napoletano di sangue e beneventano di nascita. Giuseppe Alberti inizia la sua storia, che è un pò anche la storia d'Italia, con l'apertura di un importante caffè nel centro di Benevento, dove confluiscono letterati, filosofi e benpensanti, a formare una sorta di circolo culturale. Intanto Giuseppe commercia anche vini e, quando nel 1860 il mercato si affievolisce duramente, crea un liquore dal gusto unico a cui dà il nome STREGA, in onore della leggenda che da secoli lega la città di Benevento al culto delle streghe, 'le janare'. Il successo di questo liquore si snoda attraverso 150 anni di storia familiare ed economica tanto che il marchio STREGA è tra i più diffusi ed apprezzati al mondo, con un polo produttivo che si estende in Europa, in brasile e Argentina. Una storia in cui la passione per la cultura e la recitazione della famiglia Alberti ha dato vita nel 1947

IL PANINO GENNARINO

 - Per preparare questi panini occorrono pochi ingredienti semplici ed il tempo necessario per l'impasto, la lievitazione e la cottura. Il mio consiglio è di prepararne una buona quantità, di insacchettarli e congelarli per averne sempre pronti all'occorrenza. Con il microonde occorrono pochi secondi per renderli fragranti; ma anche con il forno ad una bassa temperatura si scongelano in pochi minuti. Il loro gusto neutro consente farciture salate e dolci: pertanto sono ottimi per la colazione, la merenda ed anche per le feste. Avvolti in tovaglioli colorati e adagiati in cestini, infatti, sono anche molto decorativi: e sappiamo tutti che per i bambini una bella confezione può essere l'anticamera dell'appetito! Per circa 50 panini: 1 kg di farina, 1 lievito di birra, 3 cucchiaini di zucchero, 2 tazzine di olio di mais, 500 ml di latte scremato, 2 cucchiaini di sale. Mettere la farina sulla spianatoia, fare la fontana al centro e unire lo zucchero, l'olio, il

GNOCCHI ALLA SORRENTINA

 - Uno dei piatti simbolo dell'Italia sono sicuramente gli gnocchi, la cui storia è antichissima e forse ha inizio con i banchetti rinascimentali in Lombardia, dove si potevano gustare gli 'zanzarelli', prelibatezze a base di mollica di pane, latte e mandorle. Nel 1600 invece si ha la prima preparazione di gnocchi a base di farina, acqua e uova, fino ad arrivare alla fine del 1800, quando si scopre la duttilità della patata, che può essere utilizzata in molteplici preparazioni, sia dolci che salate. Quindi è all'inizio del 900 che gli gnocchi di patate rientrano in tutti i menù d'Italia, da Nord a Sud. Ogni regione elabora la propria ricetta e proclama un giorno da dedicare agli gnocchi. Così la tradizione vuole che ad esempio il Giovedì gnocchi a Roma, il Venerdì gnocolar a Verona e la domenica invece a Napoli. Qui gli gnocchi sono chiamati 'strangulaprievete' forse perchè, alludendo all'appetito dei preti, si pensa alla consistenza degli gnocchi c

DELIZIE AL LIMONE

Un altro prodotto tipico del territorio campano è il limone di Sorrento, fregiato del marchio IGP, che la penisola sorrentina , area di produzione di tale prodotto lo rappresenta con grande pregio sia nei suoi paesaggi che nei suoi piatti in cui è protagonista. Un esempio di alta pasticceria, in cui si fondono eloquentemente arte e qualità è la famosa "DELIZIA AL LIMONE". Questo dolce è ormai noto e apprezzato in tutto il mondo, grazie ai maestri pasticceri italiani intenti a diffondere la cultura gastronomica italiana nel mondo. La sua storia è relativamente recente e più esattamente ci riporta al 1978, quando il grande maestro pasticcere Carmine Marzuillo, partecipa ad un meeting di alta cucina a Formia, vuole stupire e pensa che il modo migliore per farlo è rifarsi ai prodotti del suo territorio e lui che è nato e vive a Sorrento, sa che l'unico modo per esprimersi al meglio è presentare il profumo della sua terra, quello dei limoni di Sorrento. Assembla