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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

LA RICOTTA DI FUSCELLA

La nostra Campania Felix, opulenta terra di prodotti agroalimentari riconosciuti con le varie referenze di eccellenza, ha il piacere di presentare un'altra perla, recentemente accreditato tra i prodotti tradizionali. La ricotta di fuscella, nota anche come ricotta di cestino, dalla forma del contenitore che la contiene, così come "di fuscella" perchè conservata tradizionalmente in cestini di fuscella di vimini. Questa squisitezza di latte vaccino, si ottiene scaldando nuovamente (da qui ricotta) il siero ricavato dalla cagliata, da tale ricottura si estraggono dei fiocchi di latte che si raccolgono nei cestini di fuscella e si lasciano asciugare. Il prodotto finale è una crema leggerissima, magra e altamente digeribile, per questo adatta all'alimentazione dei bambini sin dallo svezzamento. Per la sua particolare delicatezza va consumata in breve tempo, è ottima da gustare in purezza anche se si utilizza per diverse preparazioni tipiche campane. Il mio consigli

ANGIOLETTI..ANGIULILI..SCAZZUOPPOLI

La proverbiale creatività partenopea ha sempre caratterizzato la cucina, quella cosiddetta povera, fatta di pochi ingredienti da mescolare e insaporire ad arte fino a creare una bontà incredibile. Di queste bontà ne è ricca la gastronomia napoletana che, accuratamente rispolverate e talvolta reinterpretate dall'abilità di grandi chef, fanno ormai parte dei menù tipici della nostra ristorazione ad ogni livello. Un must degli antipasto o dei fine pasto, salati o dolci, sono gli angioletti o angiulilli od anche scazzuoppoli. Tre divagazioni linguistiche per intendere un unico sfizio, dei piccoli bocconcini di pasta lievitata, quella della pizza, fritti e serviti caldi con un condimento salato di pomodoro e formaggio oppure dolci con una goduriosa colata di cioccolato fuso. Dell'origine di queste frittelle molti narrano storie e reclamano attribuzioni, ma la vera origine è da accordare alla mamma di Antonio Starita, proprietario della storica pizzeria omonima, il quale racco

CAKE POPS...ovvero la torta sullo stecco.

In questo video potete vedere la regina dei cake pops, la mitica Bakerella, una blogger americana che ha avuto questa simpatica idea della torta sullo stecco, l'ha pubblicata in rete ed è stato un successo incredibile.  http://www.youtube.com/watch?v=JpIifr0VOxY Ormai ci sono numerose ricette con cui preparare questi dolcetti ed ognuno li prepara secondo i propri gusti, Nella mia ricetta ho usato una crema ganache come legante e decorazioni di zuccherini e granella di nocciole. Per circa 35 cake pops , tra bianchi e neri ho utilizzato: BIANCHI- 250 gr di pan di spagna classico, 300 gr di cioccolato bianco di cui 100 per la ganache e 200 per la copertura, 100 ml panna per dolci. NERI- 250 gr di pan di spagna al cacao, 300 gr di cioccolato fondente di cui 100 per la ganache e 200 per la copertura, 100 ml di panna per dolci. Preparare le creme ganache: mettere sul fuoco la panna e appena accenna al bollore toglierla dal fuoco e aggiungere il cioccolato fon

PARMIGIANA DI MELANZANE

 - 'Un'altra gloria della cucina napoletana è la parmigiana di melanzane. Pochi, elementari sapori che si completano ed ecco uno squisito piatto, saporito ed appetitoso, che bene s'addice all'estate'. Con questa premessa la scrittrice e grande esperta della cucina partenopea, Jeanne Carola Francesconi introduce la ricetta della parmigiana di melanzane. L'origine di questo piatto si ritrova nell'opera di Ippolito Cavalcanti nel 1839 ed è da distinguersi dalle melanzane alla parmigiana, che è un piatto più ricco e di origine calabrese. Sull'etimologia del nome parmigiana ci sono varie interpretazioni, alcuni affermano che il termini derivi dal modo di disporre le verdure, come le scalette di una persiana. Altri invece, molto più semplicemente, attribuiscono il nome all'uso del parmigiano nella ricetta. Dunque, etimologia a parte, la parmigiana di melanzane è uno dei piatti principe dell'estate, perché in essa si incontrano armoniosament

EGGPLANT PARMIGIANA

  - Another glory of Neapolitan cuisine is eggplant parmigiana. A few, simple flavors that complement each other and there you have it, a delicious, tasty appetizing dish that is perfect for the summer With this idea the writer and a great expert in Neapolitan cuisine, Jeanne Carola Francesconi, introduces the recipe for eggplant parmigiana. The origin of this dish is found in the work of Ippolito Cavalcanti in 1839 and is distinguished as eggplant parmagiana, which is a rich dish with origins in Calabria. There are various interpretations of the etymology of the name parmigiana. Some say that the term comes from the way of arranging the vegetables, like the steps of a shutter. Others, more simply, give the name to the use of parmagiana cheese in the recipe. So, etymology aside, the eggplant parmigiana is one of the main dishes of the summer, because in it all the ingredients come together harmoniously, matured in the July and August sun, such as eggplant, tomatoes, and

LA FRITTATA DEL RE LAZZARONE

Questa è la storia di una frittata e del suo creatore. Vi era un tempo a Napoli un re, tal Ferdinando IV di borbone che aveva tra le sue attività principali, fare il lazzarone........No cosa avete capito! Non faceva il biricchino, semplicemente si mescolava ai Lazzari, ossia i popolani e viveva come loro. Infatti il re lazzarone trascorreva le sue giornate nei mercati, nelle taverne, giocava a carte e a volte dormiva nelle stalle accompagnato da qualche ruspante contadina che lui preferiva alle impettite dame. Andava spesso a caccia o a pesca e poi barattava i suoi bottini. In cima alle sue passioni vi era però la cucina, per questo spesso si mescolava ai suoi cuochi e creava piatti succulenti con ingredienti semplici. Infatti un giorno al rientro da una sua passeggiata, preso dalla voglia di "inguacchiare" in cucina, si recò nella dispensa e infilò in un cesto uova, zucchine, patate, peperoni e cipolle e dall'estro culinario estemporaneo tirò fuori una succ

LA CIAMBOTTA

Da quando ho iniziato ad interessarmi alla storia ed alle tradizioni culinarie ho scoperto che molte preparazioni, se pur con piccole variazioni di ingredienti, accomunano spesso varie regioni d'Italia. Questo forse è da ricondurre alle significative influenze dell'impero romano che, data la sua grande estensione, ci ha donato un immenso patrimonio di culture e tradizioni che con i secoli si sono arricchite e radicate nelle varie culture locali. Un piatto che rispecchia questa caratteristica di comunione culturale è la "ciambotta". In realtà è un contorno che mangiavo spesso durante i week-end estivi trascorsi da mia nonna salernitana. Però solo ora ho scoperto che quella che preparava lei era la ciambotta cilentana, un trio di verdure: melanzane, peperoni e patate insaporite con pomodori, aglio e basilico. Esiste poi la ciambotta napoletatana; detta cianfotta; arricchita con carne. La ciambotta beneventana con fagiolini, zucchine e bietola. La ciamb

PANE E PUMMAROLA

L'estate un pò ballerina, anzi direi birichina con il suo alternare pioggia e sole ci sta imponendo una stagione un pò anomala fatta di golfini, ombrelli e costumi da bagno che si avvicendano indistintamente anche in una stessa giornata, così l'unico modo per sentirsi pienamente in estate è gustare tutti i meravigliosi frutti che la terra offre in questo periodo. Anche perchè diciamocelo pure per noi l'estate non è esattamente una stagione, ma piuttosto una rispolverata di ricordi ognuno legato ad un piatto: la parmigiana e mulignan (parmigiana di melanzane) di mammà, i peperoni in padella gustati nel cuzzetiello di pane, e puparulill(peperoncini fiume), la parmiggiana e cucuzziell (parmigiana di zucchine) e soprattutto lui pane e pummarola (il pane e pomodoro), piatto principe delle cene partenopee estive, quelle ricche di calore familiare, di sentimenti semplici e puri, carichi di amore e soprattutto di ricordi infantili che ti coccolano e ti confortano, chiu

PAN DI SPAGNA SALATO

375 gr.  farina, 300 ml.  latte scremato, 75 ml olio di mais, 3 uova, 150 gr di provolone o altro formaggio a dadini, 150 gr di speck o altro salume secondo i gusti, 75 gr parmigiano, 1 bustina di lievito per torte salate (in mancanza va bene anche il lievito paneangeli per dolci ha la stessa composizione chimica con in più un leggero aroma di vaniglia che con tutto il formaggio non si avverte), sale qb In una terrina mescolare la farina,il lievito setacciato, il sale ed il parmigiano. In un'altra terrina mescolare uova, latte ed olio con le fruste. Dopo versare il composto liquido nella terrina con le polveri e mescolare con una spatola, incorporare i salumi e riempire uno stampo tondo di circa 24cm  foderato con cartaforno. Mettere in forno già caldo a 180° per 35 minuti circa, effettuare la prova stecchino.