Passa ai contenuti principali

POLACCA DI AVERSA




La polacca aversana è un dolce tradizionale di Aversa in provincia di Caserta e deve il suo nome proprio ad una suora polacca che suggerì la ricetta al pasticcere Nicola Mungiguerra nel 1926, che la reinterpretò e la chiamò appunto polacca. Ad Aversa è un rito soprattutto mangiarla per colazione o la domenica sia sotto forma di torta che in monoporzione “le polacchine”.
Si tratta di due dischi di pasta brioche sottili che racchiudono un ripieno di crema e amarene sciroppate. Esistono diverse ricette di questo dolce, quella che segue è la mia interpretazione
550 gr farina,
50 ml olio evo,
1 uovo,
1 cucchiaio di zucchero,
1 cucchiaino di sale,
250ml latte scremato,
6 gr  lievito,

Crema ricetta Anna Moroni
1 litro di latte,
8 tuorli,
320 gr zucchero,
160 gr farina,
aroma vaniglia.
Amarene intere.
Mettiamo a scaldare il latte sul fuoco e a parte uniamo i tuorli allo zucchero, farina e vaniglia, formiamo una bella crema e la versiamo nel latte giunto quasi a bollore, girando continuamente facciamo addensare il tutto. Poi lasciamo raffreddare la crema coperta con carta pellicola, accertandoci che la carta tocchi la crema, non vi deve essere aria altrimenti si forma una fastidiosa pellicola in superficie.

Mettiamo la farina sulla spianatoia, poniamo al centro olio, lievito, sale, zucchero, uovo e versiamo il latte tiepido lentamente, amalgamiamo tutti gli ingredienti e formiamo un impasto morbido e liscio. Lasciamo lievitare fino al raddoppio.
Dopo dividiamo l'impasto in due parti, ne stendiamo una in una sfoglia sottile e l'adagiamo in una teglia tonda (26 cm circa) unta con burro, farciamo con la crema e le amarene e richiudiamo con l'altra parte di pasta stesa anch'essa sottile, sigilliamo il bordo con una forchetta, spennelliamo la superficie con tuorlo d'uovo e inforniamo a 180° per circa 30/35 minuti.

Commenti

Post popolari in questo blog

CROSTATA DI TAGLIOLINI

La cucina napoletana affonda le sue radici nel periodo greco-romano, infatti a testimonianza di ciò ci sono numerosi reperti archeologici, come affreschi e testi, dai quali si evince che molti gusti dell'epoca si ritrovano in tanti piatti della cucina tradizionale, anche se un definitivo consolidamento di ricette e piatti tipici, si ha nel 1800 quando i Borboni regnanti a Napoli accostano la cucina francese a quella napoletana, creando capolavori di gusto e sapore che sono ormai alla base della cucina partenopea. E' proprio in quel periodo che viene pubblicato il più importante trattato della storia della cucina napoletana, ad opera di Ippolito Cavalcanti: "CUCINA TEORICO PRATICA", con l'appendice "CUSINA CASARINOLA CO LA LENGUA NAPOLITANA", in cui presenta ricette provenienti da vari ceti sociali. Da questo testo e da una lunga ed accurata ricerca storico-culturale, la scrittrice Jeanne Caròla Francesconi ne ha tratto tante ricette autentiche (da le...

POLLO ALLA CACCIATORA CON PISELLI

6 pezzi di pollo tipo anche, 100 gr di verdure per soffritto, 1 confezione di pomodori pelati da 400 gr, mezzo bicchiere di vino bianco, 1 barattolo di piselli, olio evo, sale, pepe, basilico fresco. In una casseruola fare appassire il soffriito nell'olio, unire poi il pollo e fare insaporire, aggiungere il vino e sfumare, versare poi i pomodori, il sale e il pepe e lasciare cuocere 40 minuti circa, a pochi minuti dalla fine della cottura aggiungere i piselli e il basilico, lasciare amalgamare e finire la cottura.

TORTA MANDORLE E LIMONE

  90 gr farina 00 250 gr farina di mandorle 3 uova 1 limone grande biologico ,il succo e la scorza grattugiata 100 ml olio di mais 1 bustina di lievito per dolci 125 gr di zucchero al velo 40 gr di mandorle a lamelle per la superficie.  In una terrina montare le uova con lo zucchero, aggiungere poi l'olio e mescolare, dopo il lievito setacciato e mescolare ancora, infine le farine, amalgamare bene e versare in una tortiera da 20,distribuire sulla superficie le mandorle a lamelle e cuocere in forno gia' caldo a 180° per circa 40 minuti.