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AROMI E PROFUMI DEL NATALE

Il Natale?
La festa dei profumi e degli aromi.
In questo periodo, un brulicare di odori invade le case ed inevitabilmente si è rapiti da un'affascinante poutpourri di effluvi speziati.
Le spezie ricorrono spesso negli ingredienti di piatti tipici natalizi sia dolci che salati, conferendogli sempre un tocco speciale.
Infatti spezie deriva dal latino "species" che significa speciale. Esse hanno la caratteristica di valorizzare le preparazioni gastronomiche, essendo dotate di un gusto forte e penetrante. Per questo nella civiltà romana e nel medioevo erano rare e preziose, tanto da essere talvolta, causa di guerre e controversie.
I romani avevano ereditato dai greci l'uso delle spezie e le utilizzavano anche per profumare oli ed essenze per uso estetico. Nel medioevo invece furono usate anche come tinture ed inchiostri.
Oggi nella nostra cucina includiamo nella categoria delle spezie anche le erbe aromatiche, essendo entrambe di origine vegetale.
In definitiva però le erbe aromatiche sono foglie e germogli di piante, mentre invece le spezie sono i semi, la corteccia, i frutti e le radici di queste.
Nel periodo natalizio le spezie più usate soprattutto in pasticceria sono:

l'anice, che è una pianta di origine asiatica che si coltiva, ma talvolta si trova anche spontanea, usato molto in pasticceria e in liquoristica, ha un aroma dolciastro e correttivo del sapore, è noto per correggere il caffè;

la cannella, originaria dell'isola di Ceylon, la cui corteccia è usata per dolci, salse, amari e liquori;

il cardamomo, originario dell'isola di Ceylon, i cui frutti costituiscono una delle spezie dall'aroma più raffinato. Si usa molto per i dolci, liquori e bibite;

il garofano, tipico delle isole dell'oceano indiano, i cui boccioli sono i cosiddetti chiodi che si usano per esaltare i sapori dei cibi, preparare elisir e liquori;

il coriandolo, originario dell'Africa del nord, è ampiamente coltivato ma cresce anche spontaneo. I suoi frutti hanno un aroma fresco e si utilizzano nei dolci, in ricette orientali e nei vermouth;

il cumino è delle Alpi e dell'Appennino settendrionale, i suoi frutti sono particolarmente gustosi e quindi utilizzati in preparazioni gastronomiche;

la noce moscata è originaria della Nuova Guinea e si coltiva in molte zone tropicali, i semi hanno un aroma fine e fragrante e sono ottimi aromatizzanti di dolci, cibi e liquori;

il pepe nelle sue varietà(nero ,bianco e verde), è una pianta originaria dell'India, i suoi frutti essiccati hanno un gusto particolarmente piccante e sebbene usato molto in cucina, talvolta è richiesto anche in pasticceria, un esempio ne è il panpepato, dolce natalizio umbro;

la vaniglia è un'orchidea originaria dell'America meridionale, i suoi frutti hanno un aroma delicato particolarmente adatto alla pasticceria dove un connubbio perfetto è dato dall'unione con il cacao;

lo zafferano, originario del mediterraneo orientale è spontaneo in Italia per alcune varietà ed è coltivato soprattutto in Abruzzo. Gli stigmi sono la parte che si utilizza in cucina e serve sia per aromatizzare che per colorare;

lo zenzero, originario dell'Asia la cui parte utilizzata è il rizoma, ossia una modificazione del fusto, ha un aroma caldo e pungente ed è largamente utilizzato per liquori e bibite analcoliche.

Polverizzato invece è molto usato per dolci e salse.

Queste le essenze maggiormente utilizzate nelle preparazioni tipiche natalizie che unite ad altri ingredienti come frutta candita, frutta secca, agrumi, mieli, confettini, glasse, zuccherini e cioccolato ne fanno un'atmosfera meramente magica.

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