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Visualizzazione dei post da febbraio, 2012

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Un filo per i bambini di Rocchetta Vara

Questo è il libro realizzato per dare un piccolo contributo ai bambini di Rocchetta Vara, della Cooperativa Gulliver che durante l'alluvione di Genova persero la loro casa-famiglia, il ricavato andrà completamente devoluto a loro. Per acquistarlo visitate questo link  http://www.liberodiscrivere.it/biblio/scheda.asp?OpereID=161267  

LE ZEPPOLE DEL DUCA

- Il carnevale è una festa celebrata di solito nei paesi di fede cattolica, in quanto rappresenta quel periodo che precede la Quaresima, ossia quei quarantaquattro giorni che vanno dal mercoledì delle Ceneri fino alla Pasqua e durante il quale andrebbero osservate varie forme di penitenza, spirituali e fisiche. Infatti la parola Carnevale sembra derivi dal latino 'carnem levare', espressione con cui la chiesa nel medioevo indicava di astenersi dal mangiare carne dal primo giorno di Quaresima in poi.  Agli elementi religiosi del Carnevale si affiancano caratteristiche ludiche e festose, fatte di eccessi e concessioni di ogni sorta, tali da renderlo un evento particolarmente ricco di manifestazioni folkloristiche. Intorno a queste espressioni folkloristiche, negli anni si sono consolidate tradizioni gastronomiche tipiche.  Infatti in Italia ogni regione vanta le sue specialità carnevalesche.  A Napoli è consuetudine preparare le chiacchiere, il sanguinaccio, il migliaccio

Mille e ancora mille (articoli editoriali CavoloVerde n.1001)

Mille e ancora mille (articoli editoriali CavoloVerde n.1001) Oggi è stato pubblicato il 1001 ed è mio: LE ZEPPOLE DEL DUCA Il carnevale è una festa celebrata di solito nei paesi di fede cattolica, in quanto rappresenta quel periodo che precede la Quaresima, ossia quei quarantaquattro giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri fino alla Pasqua  e durante il quale andrebbero osservate varie forme di penitenza, spirituali e fisiche. Infatti la parola  Carnevale  sembra derivi dal latino "carnem levare", espressione con cui la chiesa nel medioevo indicava di astenersi dal mangiare carne dal primo giorno di Quaresima in poi. Agli elementi religiosi del  Carnevale  si affiancano caratteristiche ludiche e festose, fatte di eccessi e concessioni di ogni sorta, tali da renderlo un evento particolarmente ricco di manifestazioni folkloristiche. Intorno a queste espressioni folkloristiche, negli anni si sono consolidate tradizioni gastromnomiche tipiche. Infatti in Italia ogn

POLLO E INSALATINA.........

Adagiate su un piatto grande (tipo da pizza) 4 fette di petto di pollo al forno (i salumi di pollo), al centro sistemate una generosa porzione di schiacciatina di patate (patate lesse e schiacciate), all'apice della schiacciatina ancora una o due fette di petto chiuse a fiore,intorno alle patate e sul petto di pollo sistemate dell'insalata tipo valeriana e dei gherigli di noce, poi condite il tutto con sale, pepe e olio evo......

LINGUINE TONNO E OLIVE

500 gr.pomodorini freschi, una manciata di olive nere denocciolate, 4 cucchiai d'olio evo, 1 spicchio d'aglio, 180 gr. tonno in filetti in olio evo, 400 gr.circa di linguine. Predisporre la casseruola con l'acqua per la pasta, intanto mettere in una padella 4 cucchiai d'olio extravergine con lo spicchio d'aglio e fare insaporire, unire poi i pomodorini tagliati a metà, le olive e il tonno con un pò del suo olio, lasciare insaporire pochi minuti, correggere di sale. Intanto lessare la pasta, scolarla e versarla nella padella ancora grondante un pò d'acqua di cottura, mantecare e servire.

CUPOLETTE CON SCARABOCCHI AL CARAMELLO

PER 18 cupolette 33o gr. farina, 200 gr. zucchero, 4 uova, 200 gr olio di mais, 50 ml. latte scremato, 1 bustina lievito paneangeli, aroma rum, caramello pronto. Montare bene uova e zucchero, unire poi l'olio, il latte, l'aroma e per ultimi la farina e il lievito setacciato. Ungere 18 stampini per sospiri, riempirli a metà e mettere in forno a 180° per circa 15/20 minuti, sfornare, sformare, spolverizzare con zucchero al velo e scarabocchiare con caramello.

NULLA ACCADE PER CASO.........nemmeno visitare case rotte.

In una calda e soleggiata giornata d'agosto decidiamo di portare i bambini a godere delle bellezze archeologiche degli scavi di Ercolano. Siamo nel 1995,come ogni anno a trascorrere parte delle  vacanze estive con i nonni perchè all'epoca vivevamo a Como. Immapaola ha sei anni e Ciro quattro, pensiamo che portarli agli scavi sia un modo semplice per farli avvicinare alla storia, raccontandogli la favola di come vivevano gli antichi romani. L'idea li entusiasma, così muniti di cappellini e abbigliati da turisti tedeschi, con tanto di sandalo a occhiello e crema solare, ci incamminiamo verso la meta. La grande discesa che conduce agli scavi, con vista sul mare attrae da subito la curiosità dei piccoli turisti, l'entusiamo è forte e la voglia di sapere, soprattutto di Immapaola trasuda dalle tante domande che pone. L'entrata è trionfale con caduta e conseguente sbucciatura alle ginocchia di Ciro, ma lui è un duro, si rialza e parte a razzo lungo il decumano della Casa