Passa ai contenuti principali

IL SALAME DI MUGNANO



 Ai piedi del Partenio, un'importante catena montuosa dell'Appennino Campano, sorge un borgo noto in tutto il mondo per la produzione di un salame tra i più antichi della norcineria nazionale: il salame di Mugnano, fregiato dell'etichetta "prodotti agroalimentari tradizionali".

Le origini della produzione di questo salume risalgono al 1300, epoca in cui nasce anche il borgo. 
In questa cittadina prevalentemente agricola si sviluppa una particolare tecnica di lavorazione che, unita all'aria fresca proveniente da foreste di faggi e castagni, ne fanno un prodotto unico per gusto e aroma. 

La caratteristica principale di questo salume è la carne utilizzata, ovvero spalla, fiocco di prosciutto e pancetta, macinati a trama grossa.

L'insaccatura è naturale e si utilizza budello di maiale e spago naturale.

Gli unici aromi aggiunti sono il sale ed il pepe, tutto il resto lo fa l'affumicatura con legno di quercia, faggio e castagno, e la stagionatura operata dal venticello costante e pregno di profumi.

Oggi questo salame si produce in diversi comuni delle province di Avellino e Napoli e si utilizzano solo maiali allevati in zona.

A fine stagionatura si presenta a grana grossa e in pezzi mediamente da 500 gr., dalla peculiare forma a pugno chiuso.

Il modo migliore per gustarlo è in purezza accompagnato da una fragrante fetta di pane.

Commenti

Post popolari in questo blog

CROSTATA DI TAGLIOLINI

La cucina napoletana affonda le sue radici nel periodo greco-romano, infatti a testimonianza di ciò ci sono numerosi reperti archeologici, come affreschi e testi, dai quali si evince che molti gusti dell'epoca si ritrovano in tanti piatti della cucina tradizionale, anche se un definitivo consolidamento di ricette e piatti tipici, si ha nel 1800 quando i Borboni regnanti a Napoli accostano la cucina francese a quella napoletana, creando capolavori di gusto e sapore che sono ormai alla base della cucina partenopea. E' proprio in quel periodo che viene pubblicato il più importante trattato della storia della cucina napoletana, ad opera di Ippolito Cavalcanti: "CUCINA TEORICO PRATICA", con l'appendice "CUSINA CASARINOLA CO LA LENGUA NAPOLITANA", in cui presenta ricette provenienti da vari ceti sociali. Da questo testo e da una lunga ed accurata ricerca storico-culturale, la scrittrice Jeanne Caròla Francesconi ne ha tratto tante ricette autentiche (da le...

POLLO ALLA CACCIATORA CON PISELLI

6 pezzi di pollo tipo anche, 100 gr di verdure per soffritto, 1 confezione di pomodori pelati da 400 gr, mezzo bicchiere di vino bianco, 1 barattolo di piselli, olio evo, sale, pepe, basilico fresco. In una casseruola fare appassire il soffriito nell'olio, unire poi il pollo e fare insaporire, aggiungere il vino e sfumare, versare poi i pomodori, il sale e il pepe e lasciare cuocere 40 minuti circa, a pochi minuti dalla fine della cottura aggiungere i piselli e il basilico, lasciare amalgamare e finire la cottura.

Frolla di natale

70 gr di zucchero di canna integrale biologico 40 gr miele di castagno 1 uovo piccolo 55/60 gr 80 ml olio di mais scorza d’arancia (grattugiata-arancia biologica) 1 cucchiaino abbondante di cannella in polvere 1 pizzico sale 1 pizzico noce moscata 280/300 gr farina PER LA GHIACCIA all'acqua 100 gr di zucchero a velo  2 cucchiai rasi di acqua calda.  In una ciotola unire lo zucchero, il miele, l'uovo, l'olio, la buccia d'arancia, il sale, la cannella e la noce moscata e mescolare bene con una forchetta, dopo aggiungere pico per volta la farina e appena il composto prende consistenza, versarlo su una spianatoia con la restante farina  e impastare con le mani fino ad avere un impasto morbido e compatto.  Avvolgerlo in carta forno e lasciarlo riposare in frigo anche un'ora.  Successivamente stendere la pasta ad uno spessore di circa 4 mm e dare firma ai biscotti, sistemarli su una teglia rivestita con carta forno e riporli in congelatore per 30 minuti.  Intanto...