Ecco allora la melanzana a barchetta che si racconta: << nasco in estate perchè è la stagione in cui maturo e mi chiamano barchetta perchè assomiglio ad una barca, ma i napoletani buontemponi mi chiamano scarpone, ovvero ciabatta e in effetti assomiglio anche ad essa.
Sono ripiena di me stessa e profumo di mediterraneo; riesco a saziare con gusto e posso anche presentarmi da sola, insomma non vi resta che provare a realizzarmi.>>
Ci sono diverse ricette di questa preparazione ed alcune prevedono la frittura delle barchette prima di riempirle e passarle in forno, qualcun'altra un ripieno a base di carne, questa che illustro è la ricetta più diffusa nelle famiglie partenopee, più leggera ma non meno gustosa delle altre.
Per 8 scarponi o barchette:
4 melanzane lunghe,
100 gr. di fior di latte di Agerola,
100 gr. olive nere di Gaeta,
una manciata di capperi,
200 gr di pomodorini del Vesuvio,
parmigiano,
sale,
basilico,
pan grattato.
Lavare le melanzane, spuntarle e tagliarle a metà secondo la lunghezza, scavarle all'interno e tenere da parte la polpa, salarle e lasciarle riposare, a parte tagliare a dadini la polpa, metterla in una terrina e unire le olive denocciolate, i capperi dissalati, il parmigiano, il fior di latte a dadini, i pomodori a pezzetti e il basilico, salare e mescolare. Riprendere le melanzane e far scolare l'eventuale acqua formatasi all'interno, riempirle con il composto preparato, adagiarle in una pirofila da forno, spolverizzarle con pangrattato, versare un filo d'olio, unire un pò d'acqua sul fondo della teglia e cuocere in forno caldo a 200° per circa mezzora, poi passarle pochi minuti sotto il grill per gratinarle leggermente.
Nelle calde sere estive è un ottimo piatto da consumare a cena come piatto unico, in più ha il vantaggio di poter essere preparato in anticipo.
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