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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

GLI SPAGHETTI ALLA PUTTANESCA....una gustosa alternativa agli spaghetti delle vigilie.

SPAGHETTI ALLA PUTTANESCA Nella letteratura gastronomica spesso vi sono piatti di cui non si conosce l'origine certa o, quantomeno, vi si attribuiscono diverse ipotesi. Ebbene, vi è una pietanza che forse più di tutte vanta numerose storie sulla sua nascita, sto parlando degli spaghetti alla puttanesca, spesso denominati a Napoli 'spaghetti capperi e olive', probabilmente per pudore. Facendo una ricerca si scopre che secondo una prima teoria questa preparazione nasce nelle famose case chiuse dei Quartieri Spagnoli a Napoli per ristorare i clienti con un piatto gustoso, ma veloce da preparare. Una seconda teoria associa i colori vivaci degli ingredienti all'abbigliamento intimo delle 'bocca di rosa'. Una terza teoria vuole il piatto creato da una signorina di origine francese che ne fece quasi un messaggio pubblicitario del suo allegro mestiere, ma non finisce qui, sfogliando la' Bibbia culinaria napoletana' di Jeanne Carola Francesconi, vie

LINGUINE ALLE VONGOLE

Con l'arrivo del mese di dicembre è quasi naturale fissare i propri pensieri al Natale e come sempre il mio blog vuole rendere omaggio alla tradizione gastronomica delle feste, proponendo ricette classiche regionali e non solo, talvolta anche rivisitate in chiave moderna. Nella tradizione partenopea un piatto classico dei menù delle vigilie, sono le linguine alle vongole, una preparazione che un tempo apparteneva alla cucina popolare di mare essendo il golfo di Napoli particolarmente pescoso. Negli anni questa pietanza ha assunto una particolare importanza, adottando il ruolo di piatto delle feste, infatti nei menù stellati dei ristoranti d'eccellenza è sempre presente, così come nei pranzi familiari importanti. A Napoli è una "devozione" preparare gli spaghetti (o le linguine) per i cenoni delle vigilie di Natale e capodanno, un piatto particolarmente gustoso e invitante intorno al quale si è formata una scuola di pensiero fatta di metodi, trucchi e ingredient

VIRZ E RIS.....

Napoli, 11/12/2012 - La verza o più esattamente il cavolo verza è un altro degli ortaggi appartenente alla famiglia delle crucifere, quelle meravigliose piante di cui si parla tanto per il loro importante contributo alla prevenzione di taluni tumori, relativamente all'alimentazione, anch'esso ricco di vitamina C, K e sali minerali. Tipico dei paesi del mediterraneo, era già noto e consumato ai tempi dei Romani che lo mangiavano crudo prima dei loro luculliani pasti, al fine di aiutare l'organismo ad assorbire le grandi quantità di alcool, inoltre sempre i Romani gli attribuivano grandi proprietà immunitarie, infatti Catone affermava che i Romani avevano una salute di ferro proprio grazie ai cavoli. Effettivamente i nostri antenati non si sbagliavano perchè il cavolo è considerata una pianta medicinale, capace di rinforzare le difese immunitarie dell'organismo. In cucina il cavolo verza è molto versatile e molteplici sono le preparazioni che si realizzano con esso, molt

MULIGNAN A PULLASTIELLO

Anni fa c'era un ristorante a Napoli chiamato "pullastiello" ovvero piccolo pollo, dove venne creata la ricetta di queste melanzane che avevano la caratteristica di essere farcite con provola e salame. Le melanzane dorate e fritte erano già note, ma la farcitura di provola e salame ne avevano battezzato una nuova versione chiamata appunto a pullastiello, come il ristorante in cui erano nate. 5 melanzane tipo violetta di napoli, 300 gr di provola di Agerola, 50 gr di salame napoletano, uova e farina per impanare, olio per friggere. Lavate e affettate le melanzane di uno spessore di mezzo centimetro,  friggetele in abbondante olio. Dopo farcite ogni fetta di melanzana con una fetta di provola ed una di salame, coprite con un'altra fetta di melanzana, passate nella farina poi nell'uovo sbattuto e  friggete in olio caldo. Servite calde.

GALANTINA DI POLLO

500 gr di petto di pollo, 100 gr di prosciutto cotto, 80 gr di parmigiano, 2 uova, 20 pistacchi, sale, pepe. Tritare insieme nel mixer pollo e pr. cotto,unire poi le uova e gli altri ingredienti e formare un impasto compatto, sistemarlo in uno strofinaccio e chiudere le estremità formando un salsicciotto. Posizionarlo in una pentola con acqua fredda sufficiente a coprire il salsicciotto e lasciarlo cuocere per un'ora e trenta minuti dal momento del bollore. Poi scolarlo, passarlo sotto l'acqua fredda e toglierlo dallo strofinaccio, lasciarlo intiepidire e affettarlo. Secondo i gusti si può anche coprire con gelatina.