Napoli, 3/2/2014 - Voglio raccontarvi di un piatto antico che rappresenta un must della cucina di tutti i giorni, quella tipica, semplice, saporita e attenta al recupero degli ingredienti in sosta nel frigo.
Come molti piatti della tradizione è stato rivisitato e rielaborato dalla cucina moderna ed è diventata una raffinata pietanza dei menù stellati.
La storia di questi spaghetti si sviluppa intorno ai quartieri popolari del centro storico napoletano, in una particolare via dove un tempo sorgevano numerose piccole fabbriche a conduzione familiare che confezionavano e riparavano scarpe, i cosiddetti scarparielli.
Si narra che le donne di casa, essendo impegnate nell'attività "imprenditoriale" calzaturiera, avevano poco tempo da dedicare al desco e quindi ripiegavano su piatti veloci e soprattutto unici.
Qualche altra storia vuole invece lo scarpariello come piatto del lunedì, giorno di riposo dei calzolai i quali preparavano questa pietanza con il ragù avanzato della domenica e il formaggio, spesso oggetto di baratto per riparazione e acquisti di scarpe.
Attualmente lo scarpariello è inteso come un sugo semplice a base di pomodorini, ma nulla vieta di poterlo preparare con del ragù avanzato, l'importante è che sia ricco di formaggio.
Per 4 persone occorrono:
400 gr di spaghetti, (anche altri formati vanno bene, ad esempio i paccheri)
6 cucchiai d'olio evo,
700 gr di pomodorini del piennolo (io li ho passati al passaverdura per gusto personale),
1 spicchio d'aglio,
100 gr di parmigiano,
100 gr di pecorino,
sale e basilico se disponibile.
Intanto che mettete sul fuoco la casseruola per la pasta, in una padella capiente versate l'olio e fate rosolare l'aglio, unite poi i pomodorini schiacciati, salate e fate insaporire (a questo punto io li ho passati al passaverdura per eliminare le bucce dei pomodori), scolate gli spaghetti due minuti prima del termine della cottura e completatene la cottura nella padella unendo i formaggi e qualche cucchiaio d'acqua di cottura della pasta alternativamente.
Servite subito con qualche fogliolina di basilico.
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